Il termine masseria indica una fattoria spesso fortificata molto diffusa nel sud dell’Italia. Era l'espressione di un'organizzazione geo-economica legata al latifondo, la grande proprietà terriera che alimentava le rendite delle classi aristocratiche e della borghesia. Le masserie erano quindi delle aziende agricole abitate, spesso, anche dai proprietari terrieri, ma la grande costruzione rurale comprendeva pure gli alloggi dei contadini, in certe zone anche solo stagionali, nonché le stalle, i depositi per foraggi e i raccolti. La nascita della masseria fu spesso un prodotto della colonizzazione baronale di vaste aree interne abbandonate ed incolte, negli anni tra il Cinquecento e il Settecento, quando la Spagna, per approvvigionarsi dei cereali, concedeva la licenza di ripopolamento ai nobili del Regno delle Due Sicilie, i quali arrivavano a fondare perfino dei veri e propri villaggi nei dintorni della costruzione originaria. Nel territorio di Cicciano insistono delle bellissime strutture alcune molto ben conservate e secondo la definizione dell’architetto Luigi Ponticiello, "una cultura dell’abitare materializzatasi in un determinato momento storico in un luogo specifico". Lo studioso ne descrive tre, tutte ubicate nella zona occidentale del territorio comunale. La Masseria Ravelli, ricostruita nel 1869 ma già citata nel catasto onciario del 1746, "si distingue per due elementi fondamentali: la torre merlata che caratterizza il corpo di fabbrica destinato ad appartamenti, e il grande palmento con la cantina sottostante … la restante parte del complesso è destinata a stalla, locali di deposito e locali di servizio in generale". La Masseria Ordella, costruita nel 1810, "è impostata intorno ad una piccola corte … non esistono locali legati alla produzione del vino (palmenti) né locali interrati … notevoli sono invece le dimensioni della stalla in rapporto al resto della costruzione … sono presenti un pozzo, un lavatoio e un forno … sul lato opposto al portale d’ingresso, in un angolo della corte, c’è l’ingresso di un piccolo giardino murato nel quale si trovano vari alberi da frutta". La Masseria Serraglio si differenzia dalle prime per la presenza di una cappella dedicata a San Silvestro "il cui portale d’ingresso affianca quello principale che conduce nella corte … l’affaccio verso la strada e non solo verso la corte di alcune grosse stanze ubicate al piano superiore … una grossa ala separata dal resto della fabbrica e destinata a servizi … l’ingresso di un grande cellaio caratterizzato da una struttura ad archi impostati su grossi pilastri". La Masseria di Castel Tiziano, è un marchio di fantasia, il cui nome è stato scelto fondendo la tradizionale presenza di Masserie nel nostro territorio, ad uno dei toponimi di Cicciano emersi nelle ricerche storiche susseguitesi negli anni. La nostra mission è il recupero di antiche tecniche di produzione agricola e di conservazione che negli anni sono andate dimenticate ed in alcuni casi perdute e con impegno puntare ad ottenere prodotti di altissima qualità. Siamo consapevoli del fatto che il mondo in cui operiamo sta cambiando e che i consumatori pretendono sempre di più dalle aziende e dai loro brand, tenendo sempre più presente nelle scelte di acquisto anche il loro punto di vista di cittadini; sono alla ricerca di aziende e prodotti di cui potersi fidare ed in cui credere. Concentreremo tutti i nostri sforzi su una finalità chiara: operare per creare, attraverso i nostri prodotti, le condizioni ottimali per vivere meglio. Un progetto che abbiamo molto a cuore è il rilancio del Pomodoro San Marzano coltivato nel territorio di Cicciano e che ci auguriamo di concretizzare già a partire dal prossimo raccolto.
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